giuliano

martedì 20 maggio 2014

SOGNI PARADOSSALI: vermi elettrici & pecore nere (8)










































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Sogni paradossali (7)

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‘Che vantaggi ci sono con le pecore nere?’.
‘Il vantaggio principale di una bella pecora è che si può insegnarle a prendere a cornate chiunque (con o senza penna… forse perché ce l'ha solo lei...) tenti di rubarla’, disse il commesso.
‘Non se le sparano una ipnofreccia e poi si calano con una scaletta di corda da un’aeromobile che si libra sopra di loro’ ribatté Rick.
Imperturbato, il commesso continuò: ‘La pecora è fedele. E in più ha un’anima libera (le consiglio se vuole il modello 28 detta raffineria… mi perdoni raffinata…) e naturale che nessuna gabbia può contenere. Inoltre c’è un’eccezione caratteristica aggiuntiva che la pecora in questione possiede, mangia di tutto, anche ciò che stenderebbe una mucca o una vacca. Loro digeriscono di tutto e si cibano di tutto’.
‘Quella lì è femmina?’ Rick aveva notato una grossa pecora nera che se stava ben piantata sulle gambe divaricate nel bel mezzo della gabbia; cominciò a spostarsi in quella direzione, seguito dal commesso. Quella pecora mi sembra bellissima, poi guardi che pelo…’.




‘Sì, questo è un bell’esemplare femmina. Una pecora così, nubiana nera, molto massiccia, come può notare. E’ un superbo esemplare del mercato di quest’anno, signore. E la offriamo a un prezzo molto, molto basso che la tenterà senz’altro’.
Rick tirò fuori il suo catalogo spiegazzato ‘Sidney’ e consultò i prezzi di listino per le pecore nere nubiane.
‘Parliamo di acquisto in contanti o vuole fare a cambio con un animale usato?’, chiese il commesso.
‘In contanti’ rispose Rick.
Il commesso scribacchiò una cifra su un foglietto di carta e poi la fece vedere a Rick per un attimo, con fare quasi furtivo.
‘Troppo’ disse Rick.
Gli tolse di mano il foglietto e ci scrisse sopra una cifra molto più modesta.




‘A quel prezzo non potremmo mai venderle una pecora per di più… nera e nubiana…’, protestò il commesso. Ma buttò giù un’altra cifra. ‘Questa pecora ha meno di un anno (non sente che dolce ed innocente belare in tutta la sua raffineria… mi perdoni raffinatezza…) e sono animali che hanno una lunga aspettativa di vita’.
Mostrò a Rick il nuovo prezzo.
‘Affare fatto’, disse Rick.
Firmò il contratto di rateizzazione, sborsò i suoi tremila $ di anticipo – in pratica, tutti i soldi delle taglie che aveva incassato – e dopo poco si ritrovò, un po’ stordito, accanto alla sua aeromobile mentre gli addetti vi caricavano la cassa con dentro la pecora.. nera… fumata nubiana…. Adesso, pensò Rick soddisfatto uscendo dal negozio, adesso posseggo un animale, un animale vivo… mica elettrico…. Una bella pecora… nera….
… Con le mani intorbidite fece decollare l’aeromobile e si diresse a casa, da Iran. Vedrai che si arrabbierà, si disse. Perché la responsabilità le darà da pensare. E dato che lei sta sempre a casa, gran parte della manutenzione ricadrà su di lei. Si sentiva un’altra volta depresso.
Dopo essere atterrato sulla propria terrazza, rimase a lungo seduto in macchina a intessere una storia densa di verosimiglianza. Il mio lavoro lo richiede, pensò, raschiando il fondo per trovare una scusa. Sai, il prestigio.. per noi cacciatori di vermi…. Non potevamo mica andare avanti con Sara la nostra bella pecora elettrica: è una cosa che mina il morale. Magari posso dirle così, decise….




Uscito dalla macchina si diede da fare per scaricare la cassa dal sedile posteriore e dopo molti sforzi e molto ansimare riuscì a calarla sulla terrazza. La pecora nera, fra la terrazza e la cucina, che paradisiaca visione…
Rick scese al suo piano e seguì il percorso familiare lungo il corridoio fino alla porta del suo appartamento.
‘Ciao’ lo salutò Iran, impegnata in cucina con la cena. ‘Come mai così tardi, stasera?’.
‘Sali un attimo in terrazza’ le disse. ‘Voglio farti vedere una cosa’.
‘Hai comprato una bestia!!’, Iran si tolse il grembiule, si rassettò i capelli come per riflesso e lo seguì fuori dall’appartamento; percorsero il corridoio a grandi passi impazienti.
‘Non avresti dovuto comprarla senza di me’, disse Iran, quasi senza fiato. ‘Ho il diritto di partecipare alla decisione, l’acquisto più importante che abbiamo mai…’.
‘Volevo farti una sorpresa’.
‘Oggi hai incassato qualche taglia’ gli disse lei, in tono accusatorio.
‘Sì, ho beccato tre vermi droidi replicanti’, disse Rick.




Entrarono nell’ascensore e insieme salirono più vicini a Dio. ‘Ho dovuto fare questo acquisto’, spiegò lui. ‘Oggi, qualcosa è andato storto; non so, qualcosa che riguarda i ritiri che ho fatto in precedenza con altri vermi-droidi-replicanti. Se non avessi comprato questa bella pecora nera non sarei riusciuto ad accettare la storia precedente…’.
L’ascensore era arrivato in terrazza; guidò la moglie nelle tenebre notturne fino alla grande gabbia sulla loggia; poi, accendendo i faretti – che erano lì a disposizione di tutti gli inquilini – in silenzio le indicò la pecora e attese la sua reazione.
‘Oh mio Dio!!’, esclamò sottovoce Iran. Si avvicinò alla gabbia, fissando la nera peluria dell’animale; poi fece il giro per osservare la pecora da tutte le angolazioni.
‘E’ proprio vera?', chiese.
‘Non è una di quelle finte? Sai oggigiorno le fanno anche finte’.
‘Assolutamente vera’, rispose lui.
‘E’ una pecora nera’ disse Iran. ‘Una pecora nera nubiana’.
‘Femmina’ aggiunse Rick. ‘Perciò un domani possiamo perfino farla accoppiare oppure rivenderla…
‘Possiamo farla uscire di lì? Possiamo metterla insieme alla pecora rossa?’.
‘Dovrebbe stare legata, almeno per i primi giorni’…..

(P. K. Dick, Ma gli androidi sognano pecore elettriche?)




















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