giuliano

giovedì 4 settembre 2014

LE VIE DEI CANTI: i coloni (6)

































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Le vie dei canti: 'tutto si capovolge, sai?' (5)  &















Old Ord river blues (la ballata di Reg)  &

Primo Sogno

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Le vie dei canti: i nativi (& la vita) (7)













           
Il capitano Cook scoprì l’Australia nel 1770, e diciotto anni più tardi il governo britannico cominciò a tradurvi i suoi galeotti…..

Dal Giornale di bordo dell’ ‘Endeavour’: Aprile 1770, Giovedì 19:
Nel pomeriggio vento fresco da SSW, tempo coperto e mare lungo da Sud. Alle sei avvistammo terra che si estendeva da NE a W, a cinque o sei leghe, con ottanta braccia d’acqua, e fondo di sabbia fine.
Continuammo a far rotta verso Ovest, con vento da SSW sino alle otto, quando incrociammo di nuovo i velacci, bordammo tutte le vele e seguimmo la costa a NE, diretti verso il lembo di terra più orientale: latitudine 37° 58’ S, longitudine 210° 39’ Ovest.
Sabato 28 Aprile: Nel pomeriggio ammainammo la pinaccia e il battello per cercare di andare a terra, ma la pinaccia faceva tanta acqua che dovemmo alzarla di nuovo e rientrarla per ripararne le falle. Vedemmo parecchie persone a terra quattro delle quali trasportavano una barchetta o canoa, e pensammo che l’avrebbero messa in acqua per avvicinarsi alla nave, ma sbagliavamo.
Poiché non distavamo più di due miglia da terra, il signor Banks, il dottor Solander, Tupia ed io ci imbarcammo nel battello e ci dirigemmo verso un punto a terra dove avevamo visto quattro o cinque indigeni; ma si rifugiarono nei boschi al nostro avvicinarsi….




… Complessivamente, il Nuovo Galles del Sud ne accolse 83.000 in 53 anni, i galeotti portavano pesanti catene; erano malnutriti e maltrattati dagli agenti che li avevano in custodia; erano duramente puniti per qualunque minima infrazione delle regole; ‘la più crudele disciplina mai vista’ è l’espressione con cui uno storico descrive la loro vita.
… Alcuni dei galeotti – anzi diciamo un bel po’ – erano pessimi soggetti, anche per l’epoca; ma la gran parte di loro non era probabilmente tanto peggio della media delle persone che si erano lasciati alle spalle a casa.
Dobbiamo ammetterlo, non possiamo evitarlo.
Siamo obbligati a ritenere che una nazione che poteva tollerare, impassibile, e restare a guardare donne che morivano di fame o di freddo impiccate per aver rubato 26 cents di pancetta o di ritagli di stoffa, e ragazzini strappati alle loro madri, e uomini alle loro famiglie, e mandati all’altro capo del mondo per anni, per simili insignificanti reati, fosse una nazione cui il termine ‘civilizzata’ non poteva in alcun modo essere applicato!




Domenica 29 Aprile: Nel pomeriggio venti da Sud e tempo sereno; entrammo nella baia, ancorando sotto costa meridionale a circa due miglia dal punto di accesso, in sei braccia d’acqua, con la punta meridionale per SE e la punta settentrionale per Est.
Mentre entravamo, vedemmo sulle due punte della baia numerosi indigeni e alcune capanne. C’erano uomini, donne e bambini sulla riva meridionale, proprio di fronte alla nave, e io mi diressi lì con le imbarcazioni, sperando di poter parlare con loro, accompagnato dal signor Banks, dal dottor Solander e da Tupia.
Man mano che ci avvicinammo scapparono tutti, a eccezione di due uomini che sembravano risoluti a opporsi al nostro sbarco. Visto questo, ordinai alle barche di fermarsi, in modo da potergli parlare, ma non servì gran che perché né noi né Tupia riuscimmo a capire una parola di quello che dicevano. Allora gettammo sulla riva dei chiodi, delle perline, eccetera, che raccolsero, e parve che non gli dispiacessero, tanto che mi sembrò ci facessero segno di andare a terra; ma sbagliavamo, perché appena accostammo con la barca si fecero avanti per impedircelo.



  
Quattro erano trascorsi, e molti galeotti erano giunti…
Cominciavano ad arrivare coloni rispettabili. Queste due classi di nuovi venuti dovevano essere protette, in caso di problemi tra loro con i nativi. E’ giusto nominare i nativi, anche se contavano poco, tanto erano rari. All’epoca in cui non avevano ancora cominciato a essere disturbati – non ancora come d’abitudine – è stato calcolato che nel nuovo Galles del Sud ci fosse soltanto un nativo ogni 45.000 acri di territorio.
Le gente doveva essere protetta…
Gli ufficiali dell’esercito regolare non volevano sobbarcarsi questo compito, che non poteva dare né onore né benemerenze. Così l’Inghilterra reclutò e provvide di ufficiali una sorta di milizia di 1000 civili in uniforme, chiamati ‘New South Wales Corps’, e li inviò laggiù.
Non fu questa la cosa peggiore….




La colonia ne fu sconvolta….
Quella milizia era una dimostrazione lampante della condizione morale dell’Inghilterra fuori dalle galere. I coloni tremavano. Si temeva che il prossimo passo sarebbe stato importare la nobiltà. In quei primi tempi, la colonia non era autosufficiente. Tutto il necessario – cibo, abiti, tutto – veniva inviato dall’Inghilterra, e custodito in grandi depositi del governo, e dato ai galeotti e venduto ai coloni – venduto con un ricarico minimo sul costo.
La milizia vide la sua occasione….
I suoi ufficiali si dettero al commercio, e nel più illegale dei modi. Si misero ad importare rum, e anche a produrlo, in distillerie private, in barba ai richiami e alle proteste del governo….




Trovammo alcune piccole capanne fatte con corteccia d’albero; in una c’erano quattro o cinque bambini ai quali lasciammo qualche filo di perline e altre cose. Intorno alle capanne c’erano molto dardi, che ci portammo via.
… Sulla spiaggia c’erano tre canoe, credo le peggiori che io avessi mai visto, lunghe dai dodici ai quattordici piedi, fatte d’un solo pezzo di corteccia d’albero riunito e legato a ciascuna estremità, e tenute aperte nel mezzo da pezzi di bastone disposti in senso orizzontale.




Si unirono e presero il controllo del mercato; boicottarono il governo e gli altri commercianti; stabilirono un rigido monopolio e lo tennero strettamente in pugno. Quando arrivava una nave carica di spiriti, essi non consentivano che nessuno al di fuori di loro li acquistasse, e costringevano il proprietario a vendere a un prezzo stabilito da loro – che era regolarmente piuttosto basso.
Acquistavano rum ad una media di 2 $ al gallone e lo rivendevano ad una media di 10. Trasformarono il rum nella valuta del Paese – giacché la moneta era scarsa o assente – e mantennero la loro devastante presa e tennero la colonia sotto il loro tallone per 18 o vent’anni, prima di essere finalmente sconfitti e messi in rotta dal governo.




Nel frattempo, essi avevano diffuso la smodatezza dappertutto. E avevano estorto una fattoria dopo l’altra dalle mani dei coloni in cambio di rum, e in tal modo si erano abbondantemente arricchiti. Quando trovavano un colono in preda agli estremi spasimi della sete, lo spremevano e lo facevano lavorare duramente in cambio di un bicchiere. In un caso, vendettero a un uomo un gallone di rum del valore di 2 $ per una proprietà che alcuni anni più tardi fu venduta per 100.000 $.
… Quando la colonia aveva diciotto o vent’anni, si scoprì che la terra era particolarmente adatta all’allevamento degli ovini….

(M. Twain, Seguendo l’Equatore & J. Cook, Giornali di bordo)  


















 

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