giuliano

martedì 19 gennaio 2016

VISIONI (senza tempo...) (4)

















Precedenti capitoli:

Visioni (senza tempo...) (3) &















Pensieri 'vuoti' per un mondo colmo di violenza

Prosegue in:

Letti d'ospedale (4)













La mossa successiva che compiono insieme è sulla macchina
del Tempo, tornano indietro nel tempo fino ad arrivare in una
città medievale....
L'inconscio può muoversi in ogni direzione possibile, può per-
sino andare avanti o indietro nel tempo, perché non conosce
spazio.




 Nel mezzo della città c'era una grande piazza dove era 
eretta una croce: vedevamo una donna che offriva il suo
bambino alla croce.....

Si tratta ovviamente di un simbolo cristiano.

L'indiano continuava a camminare in silenzio, e la donna
allora, adirata, gettava il bambino all'indiano. All'istante
il bambino si trasformava in due piccole capre che si met-
tevano al seguito del toro.




Tutto ciò, lo ammetto, è piuttosto contorto.
Un movimento all'indietro verso il Medioevo è una specie
di regressione, ma non è personale. Si tratta di una regres-
sione storica, una regressione nel passato dell'inconscio col-
lettivo.
Succede ogniqualvolta la strada davanti a sé non è libera,
quando c'è un ostacolo da evitare o quando c'è la necessi-
tà di recuperare qualcosa nel passato per poter scavalcare
il muro che ci si trova di fronte.




In ogni caso sul cammino della paziente c'è un certo osta-
colo. Esso non viene menzionato, ma è piuttosto chiaro
perché, se il principio guida è rappresentato da un uomo 
primitivo e da un toro, sarà estremamente difficile proce-
dere.
Non ci si sognerebbe mai di seguire un principio di questo
tipo, che sembra piuttosto infido. Perciò la nostra paziente
regredisce a una città medievale.
Non si tratta di una città particolare, si limita a indicare un'-
atmosfera medievale, il modo medievale di risolvere proble-
mi di tal genere.




Poi un bambino viene offerto alla croce.
La donna che sta offrendo il bambino è Maria; Maria mise
al mondo un bambino da sacrificare sulla croce. Questo si-
gnifica cosa stia crescendo nella mente, che si stia esten-
dendo verso il futuro, è da sacrificare.
Perciò non ci può essere nessun progresso.
Quanto il progresso sia sempre stato difficile è cosa nota.
E' solo di recente che la gente come me non viene giustizia-
ta; nel Medioevo sarei stato bruciato sul rogo!




Il semplice fatto che il povero Galileo avesse qualche idea in
merito al movimento della Terra (e di conseguenza del Tem-
po...) bastò a farlo mettere alla berlina, alla tortura, e il più
innocente dei filosofi fu bruciato vivo assieme a tutti i suoi
scritti....
Questo risale a non tantissimo tempo fa', e spesso capitava
a persone assolutamente perbene. Fu solo nel 1796 che l'ul-
 tima strega venne messa a morte sul rogo a Glarus, a cir-
ca sessanta chilometri da qui, e quanto tempo volete che
sia passato?




A quell'epoca mio nonno era ancora in vita.
Solo fino all'altro ieri chiunque avesse qualcosa di nuovo da
dire correva il pericolo di precipitare tra le fiamme dell'infer-
no, letteralmente, e ben pochi inventori scrittori e filosofi...,
sfuggirono a quel destino.
Chiunque si interessasse di scienze naturali e che colleziona-
va pietre, fossili o fiori a scopo squisitamente scientifico, era
considerato uno stregone, e in qualsiasi momento doveva fa-
re i conti con la possibilità di venire ucciso.
Nel Medioevo erano tutti terribilmente spaventati da qualsi-
voglia novità......

(C. G. Jung, Visioni;  Fotografie di: Jackson Patterson)

















giovedì 14 gennaio 2016

AMMAZZARE IL TEMPO (pensieri eretici contro-tempo) (2)
















Oppur son due....






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Ammazzare il Tempo (1)

Prosegue in:

Ammazzare il Tempo (3)










Tanti progressi ha compiuto quell'uomo arguto, tutto
il regno ha trasformato in un panorama morto e muto:
ha sostituito la Prima Grande Madre e l'ha coperta
prima di catrame, poi di cemento, ed infine gli ha ru-
bato ogni nobile ed antico ornamento per trasferirlo
a forza in un 'circuito' prestampato, dove ogni inge-
gno e movimento originario perdono il loro intuito e
Spirito Sacro.
Dove ogni forza della Grande Madre Natura viene
costretta e rinchiusa in una triste e più indegna av-
ventura, infatti ogni nuovo 'circuito di codesto movi-
mento' della vita è ora costretto a divenir forza di
una nuova arpia.




Si badi bene, non si tratta della strega del nostro
antico colloquio dei cani, neppure di Eresia, ma
bensì magia del progresso di questa impervia...
e difficile via...
Proprio quello fu nominato nel principio di quel...
Viaggio, proprio quello, per il vero, fu lordato co-
me compagno non certo desiderato: non è umile
scudiero (anche se dei suoi servigi accompagna-
mo il nostro povero forziere...), e non conosce l'-
antica saggezza ispiratrice di ogni rima e poesia...
creatrice di vita......




Al pari della povera zingarella figlia di quella Na-
tura che volli compagna per un'altra avventura.
Comunque, torniamo al motivo e fors'anche al-
l'antico mulino di questa mia introduzione, per
il breve ma Grande Libro, che ho il coraggio di
benedire (in attesa della storia che confermi il
mio Eretico dire...), io, solo, misero Straniero
di questo Pensiero partorito al mare della vita
ed albergato nella gnosi antica, affinché la fa-
tica non detta e non scorta, sveli quella secon-
da natura (sconosciuta ed anche taciuta) per
raccontarne la seconda e misera esistenza a
noi poco gradita, perché nemica della Vita.....




Ha reso, per il vero, ogni antico e moderno ten-
tativo di narrare la verità per sempre taciuta, u-
na grande ed incredibile avventura.
Filosofia fu da principio della vita, poi Gnosi, poi
Eresia, chi il Libro Grande della retta via vuol
cancellare come sempre è stato da ogni memoria
della storia: nemico di questi nobili compagni ar-
mò la sua nuova Crociata di triste memoria. 
Lo narrai, il metodo ingordo di codesto modo di
camminare e procedere nell'antica biblioteca cu-
stode della falsa rima, fu un Dialogo con Pietro,
che per il vero svelò il mistero ripetuto nel loro
Tempo.




Certo, per chi non riconosce neanche quello,
il Tempo appare un inciampo della Storia ripe-
tuta nella loro falsa memoria.
Ragion per cui, non fatevi ingannare dall'appa-
renza, io so per certo che nulla è mutato dall'an-
tico procedimento: Inquisizione di triste memo-
ria che per sempre falsa il bilancio della storia.
Questa va narrata e svelata come in realtà com-
pone la falsa sostanza, non faccio tanti inchini
a chi ruba ed inquisisce per i propri illustri e me-
schini mattini, movimenti li ho apostrofati nei por-
ti di illustri ciarlatani, ma i nomi sono talmenti tan-
ti che perdiamo il poco di ragione che ancora ci
rimane in questo nero catrame..... dopo un sor-
so di petrolio affinché il mondo ci appaia ogni
giorno più nuovo.......

(Giuliano Lazzari, Misopogon, Introduzione al
Tomo di ..... imminente pubblicazione....)

(Fotografie di: Hengki Koentjoro)

(Prosegue.....)